Costi aziendali: definizione e classificazione

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Matteo Maccari

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Controllo di Gestione

23/09/2024

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6 min di lettura

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Costi aziendali: definizione e classificazione

Ogni giorno un’azienda sostiene dei costi che sono necessari per produrre beni o servizi e quindi garantire il proprio funzionamento. Se però pensiamo alle diverse tipologie di costi aziendali si può intuire la loro natura differente. L'acquisto di ricambi, la retribuzione del personale tecnico e/o amministrativo, il noleggio dei veicoli aziendali, il costo dei carburanti, le bollette energetiche, e così via, differiscono tra loro e assumono un significato diverso a seconda del contesto in cui vengono analizzati.

Per il controllo dei costi aziendali è fondamentale capire quali sono le diverse tipologie di spesa, analizzarne le relazioni con la produzione aziendale, valutarne il peso all’interno dell’azienda e capire come mantenere un equilibrio economico. Un disequilibrio tra le diverse voci di spesa se non monitorato e corretto potrebbe compromettere nel tempo le performance aziendali.

In questo articolo esploreremo le varie tipologie di costi: 

  1. Costi diretti
  2. Costi indiretti
  3. Ulteriore dimensione di analisi
  4. Perchè è importante distinguere i costi
  5. Quali strumenti usare per monitorare i costi aziendali?
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1. Costi diretti

I costi diretti sono quelli che possono essere attribuiti in modo certo a un determinato bene o servizio offerto dall'azienda. Sono spese necessarie per la produzione che devono essere prese in considerazione per determinare il prezzo del bene prodotto (o del servizio erogato). Ad esempio, nel caso di una azienda CAT che svolge un intervento di riparazione, i costi diretti includono i materiali utilizzati, le ore di lavoro del tecnico impiegate, il costo dell’attrezzatura del tecnico utilizzata, il costo al km e l’usura dell’automezzo utilizzato dal tecnico ecc. Queste spese si riferiscono in modo diretto all’intervento di riparazione erogato al cliente.

 

2. Costi indiretti

Al contrario, i costi indiretti sono quelli necessari al funzionamento generale dell'azienda ma non sono direttamente correlati alla produzione; possono essere riferiti a più attività, più progetti e/o sono riferiti ad aree aziendali trasversali alla produzione. Questi possono essere identificati nei costi del personale che si occupa della pianificazione dei tecnici, nei costi degli affitti o leasing del capannone aziendale, nei costi amministrativi, nei costi delle utenze ecc. Si tratta sostanzialmente di costi che non hanno un collegamento diretto al servizio erogato e che possono essere attribuiti solo mediante una allocazione indiretta usando specifici driver.

 

3. Una ulteriore dimensione di analisi 

Generalmente all’aumentare delle dimensioni aziendali il peso dei costi indiretti aumenta così come la loro eterogeneità. Conseguenza di ciò la semplice scomposizione dei costi in diretti e indiretti non è sufficiente ma si rende necessario affinare la loro analisi scomponendoli in funzione delle aree aziendali a cui fanno riferimento.

 

Se si pensa alla struttura di un CAT e al “processo produttivo” dell’azienda una volta identificato il valore generato nella produzione e i costi diretti di produzione immediatamente attribuiti possiamo scomporre e analizzare i rimanenti costi (indiretti) in:

  • Spese indirette di produzione: si tratta di tutte quelle spese produttive sostenute dall’azienda che però non possono essere ricondotte immediatamente al bene prodotto o servizio prestato. Comprendono costi come il personale addetto alla pianificazione dei tecnici, i materiali indiretti utilizzati ecc. Si tratta sostanzialmente di costi propedeutici e necessari che permettono l’esecuzione del servizio di manutenzione da parte del tecnico;

  • Spese generali commerciali: sono tutte le tipologie di costi sostenuti per il settore commerciale. Includono in particolare spese di marketing, sponsorizzazioni, spese per fiere e costi del personale commerciale;

  • Spese generali amministrative: riguardano le spese amministrative sostenute dall'azienda e possono includere sia il costo del personale dedicato alla gestione dell’amministrazione, come i vari costi d’ufficio nonché i costi dei consulenti fiscali o del lavoro necessari per la gestione burocratica dell’azienda;

  • Spese generali di struttura: coinvolgono tutte le altre spese, come quelle per la direzione, utenze, reti informatiche, gli affitti dei capannoni, le spese di natura finanziaria e altre spese residuali.

4. Perchè è importante distinguere i costi

La corretta distinzione tra costi diretti e indiretti è essenziale per il controllo dei costi e per una pianificazione efficace poiché permette di avere una visione chiara delle spese necessarie per sostenere l’azienda. Definita la struttura e mole dei costi aziendali è quindi possibile sviluppare dei Budget accurati prevedendo le spese future e pianificando di conseguenza eventuali interventi correttivi; allo stesso modo con una chiara distinzione dei costi le aziende possono identificare le aree in cui i costi superano le previsioni e intervenire per correggere eventuali sprechi (taglio sui costi di struttura, riduzione delle spese energetiche ecc.).

 

Ulteriori focus che possono essere implementati riguardano un’analisi della redditività dei prodotti, dei servizi, delle tipologie di contratto: sapere quali costi sono associati a ciascuna classe di analisi aiuta a identificare le aree più redditizie rispetto a quelle che necessitano di miglioramenti valutando in modo obiettivo le performance delle diverse aree aziendali.

In sintesi, la distinzione dei costi fornisce le basi per una gestione aziendale sana e per la presa di decisioni strategiche informate, migliorando l'efficienza operativa e la redditività complessiva dell'azienda.

 

5. Quali strumenti usare per monitorare i costi aziendali? 

A livello di bilancio, una riclassificazione in tempo reale ed in termini di costi diretti ed indiretti (oppure fissi e variabili) del Conto Economico aiuta a leggere ed analizzare i costi aziendali in modo più chiaro ed immediato rispetto al normale bilancio civilistico proposto dal proprio commercialista, bilancio spesso disponibile solo mesi dopo la chiusura dell’anno.

 

Questa riclassificazione può essere effettuata mensilmente direttamente da un nostro consulente interno tramite SmartControl, il software che mettiamo a disposizione ai nostri clienti che decidono di avvalersi del nostro servizio di Controllo di Gestione.

 

Il nostro modulo Unico³ Analytics, può invece essere d’aiuto per una tracciatura in tempo reale di alcuni dei più importanti costi diretti, come ad esempio i ricambi e i prodotti finiti ma anche il costo del tecnico, basato sulla manodopera che presta.

 

I nostri servizi di formazione e consulenza aiutano a gestire correttamente tali informazioni, facendo sfruttare a pieno ai nostri clienti il modulo Magazzino ed il flusso di inserimento degli interventi.

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